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lunedì 5 agosto 2013

Chiude la libreria Feltrinelli di Via del Babuino.



di  Fulvio Ormando 

Ci risiamo:  l'ennesima chiusura nel centro storico di Roma questa volta interessa una libreria con attività pluridecennale, la Feltrinelli di via del Babuino.  
È di pochi giorni fa l'annuncio che a partire dal prossimo gennaio la libreria, inaugurata il 10 dicembre 1964, e che per decenni ha rappresentato un punto di riferimento per poeti, scrittori, registi (tra cui Gadda e Fellini), chiuderà i battenti.
Calo delle vendite, affitti troppo alti, razionalizzazione delle spese, adeguamento al mercato, ed altro ancora: quali che siano i motivi, di certo scompare un'attività storica che come tante altre contribuiva a dare un'identità culturale al centro di Roma, ormai sfigurato da tavolini e negozi con musica a tutto volume.
Non voglio fare una riflessione da snob, ma ogni volta che un negoziante storico abbassa una serranda per sempre, se ne va un pezzo di Roma.
Un artigiano, un orefice, un restauratore, un vecchio libraio che per anni ha quotidianamente tenuto in piedi il proprio lavoro, spesso a fronte di magri guadagni, lascia un pezzo della propria vita, quando  è costretto a chiudere.
In modo particolare, mi rattrista vedere una libreria che cessa la propria attività.
Entrare in una libreria, girare tra gli scaffali senza un'idea precisa, per poi scegliere un testo e andare alla cassa, è una scelta che racchiude un carico di aspettative.
Attraverso la lettura di un libro si può imparare, viaggiare con la mente, sognare, ridere, a volte piangere.
Mi piace pensare che in futuro gli assessori al commercio e alla cultura dedicheranno una maggiore attenzione a questo comparto, ma forse la mia è solo una vana speranza.
Per un approccio critico, ma originale, consiglio l'articolo del "Foglio"  di ieri, 4 agosto 2013.
Qui  il comunicato in cui si annuncia la chiusura, 
Qui, invece, la pagina Facebook del gruppo Feltrinelli, che conta oltre 120 negozi, di cui almeno dieci a Roma.
Di seguito, una serie di immagini relative all'inaugurazione, avvenuta appunto il 10 dicembre 1964  (per inciso, lo stesso giorno in cui venne assegnato il Premio Nobel per la Pace a Martin Luther King).


   










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